lunedì 22 dicembre 2008

eccoci agli Auguri ...

Voglio Augurare a tutti gli amici bloggers , visitatori dell'web
un Natale sereno a voi ed vostri cari ...
nella speranza di un futuro migliore per tutti ,
e a noi creative ;) tante belle idee creative
un bacione Mary
TANTISSIMI AUGURI DI BUON NATALE A TUTTI

mercoledì 17 dicembre 2008

Mani Aristiche...

queste immagini si commentano da sole ...
per vederne altre più spettacolari ...

lunedì 15 dicembre 2008

Le donne Giraffa ...

(mi hanno sempreincuriosito ed affascinato queste donne , non sapendo del perchè dei loro anelli ...)
ora capisco ...
L'origine delle «donne-giraffa» è una storia dura e dolorosa iniziata tanto tempo fa.
Si narra che i Nat, spiriti della tribù dei Karen, entrarono in conflitto con la tribù dei Padaung e per annientarli aizzarono le tigri contro le loro donne.
Gli uomini Padaung per cercare di proteggere le loro madri, spose, figlie e sorelle decisero di ascoltare i consigli di un vecchio saggio che indicò loro di forgiare dei grossi anelli d'oro da infilare al collo, ai polsi e alle caviglie in modo tale da ostacolare il morso dei feroci felini.
Da quel giorno la vita di ogni donna, dall'età di cinque anni, è stata stravolta.
Il corpo e l'anima vengono avvolti in una spirale di dolore e schiavitù che diventa assurdo simbolo di bellezza e seduzione per gli uomini della tribù.
Un'esistenza imposta per diventare donna giraffa.
Inizia così la triste e affascinante storia delle donne dal collo lungo.
Una storia che è scivolata dalla tradizione al mercato degli esseri umani.

domenica 14 dicembre 2008

un anno fa ...

giusto un anno fa eravamo in mezzo ad una bufera di neve ...
siamo rimasti isolati per 2 giorni , un giorno intero senza corrente elettrica ma ...
sono uscita lo stesso a fare delle foto , perché eventi così non capitano tutti gli anni ,volevo cogliere ogni attimo , ero felice :-)
mentre salivo verso casa di mia mamma , la neve era intatta nessuno in giro c'era un silenzio ...
avevo timore di lasciare la mia orma perchè non volevo rovinare quel tappetto bianco soffice ,
purtroppo non so volare !!! :-))
miei figli erano euforici per tanta neve erano infreddoliti quasi lividi perchè giocavano a palle di neve ma i guanti erano fradici , ma felici :-)
mentre quest'anno piove da mesi , vi giuro che non se ne può più !!!
c'è freddo si bagnano ... ma non sono felici
preferisco la NEVE !!!!

giovedì 11 dicembre 2008

... Klimt

Gustav Klimt ...
i suoi dipinti mi hanno trasmesso tantissime emozioni ...
sentivo la passione, l'amore.. in quelle splendide immagini ,
ho colto quel magico momento realizzando ' forse' i miei lavori più significativi ...
proprio ieri li riguardavo ,
mentre li accarezzavo con un panno proteggendoli con un velo di cera ,
come si pùò ' amare ' così tanto degli oggetti ...

domenica 7 dicembre 2008

Gli scarponi ...

Era la vigilia di Natale.
Una bimbetta pallida e scarna, vestita di cenci, si aggirava per le vie luminose della citta’ chiedendo l’elemosina ai passanti che, frettolosi, neanche le badavano.
Si chiamava Celestina.
Era rimasta orfana a soli sette anni, e coloro che l’avevano raccolta la obbligavano a mendicare tutto il giorno e la picchiavano senza pieta’ se, rincasando, non portava un bel gruzzolo di denari. Quella sera la povera bimba, era anche piu’ triste del solito e si sentiva piu’ che mai sola ed estranea, tra quella folla lieta, tra quelle vetrine rigurgitanti di belle cose.
Sapeva che quella notte il Bambino Gesu’ avrebbe portato giocattoli e dolci a tutti i bambini meno che a lei. Infatti come avrebbe potuto Gesu’ ricordarsi dell’umile Celestina, con tanti bambini che c’erano al mondo? E se poi, nella sua bonta’ divina, Egli le avesse voluto portare qualche dolce o qualche giocattolo, dove l’avrebbe deposto? Celestina non possedeva neanche un paio di scarpette da preparare sotto la cappa del camino.
Pensando a questo, la bimba si trascinava di mala voglia verso la sua povera dimora, dove non c’era nessuna persona cara ad attenderla, quando, passando davanti al negozio d’un calzolaio, si fermo’.
Sopra un banco stavano allineate tante scarpe d’ogni dimensione e d’ogni forma, e il padrone, di tutta quella merce, invece di sorvegliarla, stava dormicchiando in un angolo della bottega. Celestina non seppe resistere alla tentazione: con un rapido gesto afferro’ il primo paio della fila, che per combinazione erano scarponi da uomo, fuggi’ con la refurtiva, stringendosela al petto. Finalmente anch’essa avrebbe avuto un paio di scarpe da mettere sotto il camino. Senza mai fermarsi, corse, corse attraverso le strade popolose, sali’ tutto d’un fiato le scale di casa ed entro’ finalmente nella sua soffitta.
Subito depose gli scarponi presso il camino spento, poi entro’ soddisfatta nella cassa da imballaggio che le serviva da letto e, rannicchiatavisi tutta, attese. Chissa’ se il Bambino Gesu’ si sarebbe ricordato quest’anno di lei? Che cosa le avrebbe portato? Forse una bambola con un vaporoso vestito di seta rosa e di pizzo, come quella che aveva visto nella ricca vetrina? Sarebbe venuto il Bambino in persona o avrebbe mandato un angelo? Ma ecco che di colpo la soffitta fu tutta illuminata da una luce abbagliante.
In mezzo alla stanza si teneva ritto un angelo, con grandi ali bianche e un viso dolcissimo incorniciato da riccioli biondi. Egli teneva aperto in mano un grande registro e, dopo aver letto attentamente in esso, esclamo’:Se’, c’e’ scritto Celestina.
Ed e’ qui che abita. Anche per lei ho qualcosetta. E dal suo mantello trasse fuori proprio la bambola vestita di rosa. Avvicinatosi al caminetto, stava per deporla in terra, quando vide gli scarponi. Ma come mai stanno qui queste scarpe? Certo qui c’e’ uno sbaglio. Rimise allora la bambola sotto il mantello e, dopo aver lanciato uno sguardo severo alla bimba, che dal suo lettuccio lo fissava come ipnotizzata, scomparve improvvisamente.
La bimba comprese il rimprovero contenuto in quello sguardo. Aveva commesso una gran cattiva azione, impadronendosi di quegli scarponi che non le appartenevano.
Come mai si era lasciata vincere dalla tentazione? Per tutta la notte la povera piccola si giro’ e rigiro’ nel suo giaciglio singhiozzando pentita.
Appena fu mattina, si vesti’ in fretta, prese i malaugurati scarponi e corse dal vecchio calzolaio, che trovo’ appunto sulla soglia della sua bottega, e gli porse le scarpe rubate confessandogli piangendo la sua colpa. Poi fuggi’ via e ritorno’ nella sua soffitta, ma qui l’aspettava una grande sorpresa. Seduta in mezzo al piano del camino, stava la bambola vestita di rosa, circondata da una grande quantita’ di dolci appetitosi.

venerdì 5 dicembre 2008

Palle di Natale ...

In
questo
periodo vedo
tante decorazioni di palle
di Natale belle , country , in feltro
di ogni tipo e colore ...lo scorso anno mi è
stato chiesto di farne di particolari per AdD,
mentre le riguardavo mi sono chiesta , chi mai
metterebbe delle palle di Natale come queste ... voi le mettereste
in un albero stilizzato?? io l'ho trovato
qua' :-)
Posted by Picasa

giovedì 4 dicembre 2008

Happy Birthday Greta

Oggi , altra giornata da ricordare ;-))
Greta (mia figlia compie ) 15 anni...
ricordo ancora i miei ;) mi sembra ieri ... ma molto ieri....ihi h ih ... ;-/
--------------------------------
;-D oggi ho sfornato per lei queste torte ,
ho terminato da circa 30 minuti
TANTI AUGURI ...
spero non faccia indigestione !!!
Ciambella con nutella ...
(stessa ricetta della torta alla frutta ,
con l'aggiunta della nutella e messa nello stampo di una ciambella :) spolverata di zucchero a velo
torta di frutta e panna montata :
---------
dovete seguire quest'ordine per l'impasto ,
ingredienti e procedimento ...
1) montare a neve 6 albumi con 6 cucchiai di acqua
2) aggiungere 250 gr di zucchero - --dopo averlo lavorato bene
3) aggiungere 1 bustina di vanillina +una di zucchero vanigliato -amalgamare bene --
aggiungere
4) 160 gr di farina per dolci + 50 gr di fecola di patate +una bustina li lievito per dolci
5) aggiungere i 6 tuorli ,
far cuorere a 140° per ... ormai faccio a naso ... più o meno 30 minuti ...
farcire o decorare a piacere ;-))
la mia adorata crostata di mele , con aggiunta di nocciole vi risparmio le foto dei tiramisu' un bacione ;-))))))))

Crostata Fiore :-))

Ecco la Crostata ... con la ricetta di Fiore :-))
tra un pó la faró assaggiare ai miei ospiti...

lunedì 1 dicembre 2008

ricetta sarda ..."Zizzigorrusu in sa bagna"


:-) vi propongo un giochino ,
dovete aiutare il cuoco sardo e indovinare gli ingredienti di questa ricetta ,
 .. attenti a non far incavolare il cuoco :-))

Buon Lunedì:-))

:-)))Buon Lunedì a tutte /i ,
 anche se la mattinata non è delle migliori ,
piove ...  
ogni tanto si affaccia un sole timido  come voler  dare un buongiorno un pò diverso ,
ma i nuvoloni sono sempre in agguato ,
 a qualche chilometro da noi è nevicato , anche nei nostri monti   ...
ma qua ... solo acqua .!
;-) comunque buona giornata a tutte e buon inizio di settimana , 
e buon Dicembre

sabato 29 novembre 2008

Alegrìa de Cirque du Soleil...

non avevo mai visto un Circo così
Artisti circensi bravissimi ,
un'emozione vederli nei loro costumi eleganti coloratissimi ,
nelle loro performances spettacolari ...
guardate il video ,
la canzone la dedico a voi ...
chiudo così la mia pagina di Novembre
;-) in ...

venerdì 28 novembre 2008

NON TEMERE MAI DI RITORNARE BAMBINO (una fiaba per chi ama la neve)

se vi piacciono le fiabe e la neve , fermatevi un attimino a leggere questa dolce fiaba ...
C’era una volta, in un paese lontano, un giovane Principe che non aveva mai visto la neve.
Molti mercanti e girovaghi gliene avevano parlato, ma lui non riusciva proprio a immaginare come fosse.
Un giorno si recò dal Re suo padre e gli disse:“Padre, prima che i miei doveri mi impediscano di muovermi liberamente, desidero conoscere il mondo e spingermi abbastanza a nord da vedere la neve”. “E’ giusto che tu conosca il mondo e la vita.
Questo ti renderà un sovrano più saggio. Anch’io alla tua età viaggiai e credo che questa esperienza ti farà bene”.
Ottenuta la benedizione del padre il giovane Principe si preparò a partire: riempì le bisacce con le cose che gli parvero più utili.
Memore dei racconti ascoltati non trascurò di prendere con sé un pesante mantello, vestiti non troppo appariscenti ma comodi e caldi, cibo e un po’ di denaro. Poi scese nelle scuderie dove fece sellare il suo cavallo preferito, salì in sella e partì.
Cavalcò molti mesi, attraversando città piene di vita dove imparò lingue sconosciute, sentì musiche capaci di evocare sentimenti e immagini, vide artigiani in grado di ricavare dal legno e dalla pietra ogni sorta di oggetto e scoprì come venivano tessuti gli abiti e costruite le case. Assaggiò cibi di cui non conosceva l’esistenza e imparò molte cose sulle piante e gli animali.
Ma della neve nemmeno l’ombra.
Un giorno arrivò in un piccolo paese di montagna dove fu accolto con cordialità e gentilezza.
Gli abitanti erano gente semplice e schiva ma in loro il Principe vide qualcosa che non aveva mai incontrato prima: placida serenità.
Il Principe decise di rimanere qualche tempo perché voleva scoprire il segreto di quelle persone. Ottenne ospitalità presso la locanda, ma i suoi soldi erano quasi finiti, perciò decise di trovare un’occupazione.
La ricerca era difficile perché la gente era cordiale ma diffidente. Alla fine fu l’oste che gli disse:“Potrai ripagarmi della camera aiutandomi qui alla locanda”.
Il lavoro era umile ma il Principe non si fece scoraggiare.
Pensava che quella sistemazione gli avrebbe consentito di conoscere molte persone e di vedere tante cose. Naturalmente non si sbagliava.
Il tempo passava, le giornate si accorciavano perché si avvicinava l’inverno, e il Principe notò che la temperatura si faceva sempre più rigida. Lui non ci era abituato e così finì per ammalarsi. L’oste, preoccupato per lui, non sapeva più cosa fare ma il caso volle che proprio in quei giorni si fermasse presso la sua locanda una Strega conosciuta in tutta la regione come una potente guaritrice.
Sulle prime la Strega si rifiutò dicendo che lei non era chi credevano ma alla fine accettò di visitare il paziente.
Dopo avergli sfiorato la fronte e averlo osservato attentamente la Strega diede all’oste alcune erbe conservate in semplici sacchetti di cuoio e si raccomandò perché venissero fatti al Principe infusi e impacchi regolari.
Dopo qualche giorno ripartì diretta verso nord e così il Principe non poté ringraziarla delle cure che lo avevano guarito.
Il Principe si ristabilì completamente ma il desiderio di conoscere chi lo aveva aiutato cresceva sempre più dentro di lui, tanto che un giorno, all’inizio dell’inverno decise di partire per cercare la Strega e ringraziarla di persona.
Seguendo le indicazioni ricevute si avviò verso nord e si inoltrò tra le alte montagne che circondavano il villaggio.
Durante il terzo giorno di viaggio dal cielo grigio cominciò a scendere una fitta cascata di farfalline bianche che andavano a posarsi sui rami degli alberi e sul terreno formando un fitto mantello che ricopriva tutto.
Il Principe si fermò ad osservare il paesaggio e dopo qualche tempo esclamò: “La neve!!!”Era così contento che non si accorse dell’avvicinarsi di un altro cavaliere: era assorto nella contemplazione di quello spettacolo sconosciuto e i passi del cavallo del nuovo arrivato erano attutiti dalla neve sul sentiero.
Il Principe si riscosse solo quando lo sconosciuto fermò il cavallo vicino al suo.“Buon giorno” salutò cortesemente ma il nuovo arrivato fece solo un cenno del capo e poi si fermò a guardare la valle offuscata dalla fitta nevicata.
Il suo volto era coperto dal cappuccio del mantello, ma il Principe avrebbe potuto giurare che la sua espressione era preoccupata.“Qualcosa non va?” si informò premurosamente il Principe, pronto a offrire il suo aiuto.
La testa dello sconosciuto non si mosse ma il Principe vide balenare i suoi occhi sotto il cappuccio. Poi una voce femminile rispose: “E’ troppo presto!”
Quelle poche parole esprimevano insieme timore, fastidio e anche un po’ di tristezza.
Il Principe non riusciva a capire; a lui quello spettacolo pareva straordinariamente bello.
Stava per chiedere spiegazioni quando la sua interlocutrice spronò il cavallo e con un gesto lo invitò a seguirla.
Cavalcarono in silenzio per almeno un’ora e alla fine giunsero in una casetta posta al centro di una radura nel cuore del bosco.
La porta fu immediatamente aperta, al loro arrivo, e un folletto tutto vestito di verde si precipitò a prendersi cura dei cavalli: li portò nella stalla, li strigliò ben bene e poi diede loro da mangiare biada e fieno.
Il Principe seguì la sua ospite all’interno della casa che non era molto grande ma decisamente accogliente.Il fuoco nel camino scoppiettava allegramente spandendo luce e calore in tutta la stanza.
Il Principe si tolse il mantello e si voltò a guardare la sua ospite che si stava togliendo anche lei il mantello. Era una donna alta, non proprio snella, coi capelli castani tagliati corti.
Il suo viso era roseo e i suoi occhi marroni emanavano una sguardo duro e intenso. Vestiva un lungo abito nero e l’unico ornamento era una catenina da cui pendevano una mezza luna e una stella.
Il Principe si rese conto con sorpresa di conoscere quel viso: la sua memoria di malato ne conservava un’immagine confusa.
Era la Strega che lo aveva guarito alla locanda. La Strega prese i due mantelli e li appese a un attaccapanni vicino al fuoco perché si asciugassero, poi si voltò verso il Principe e disse: “Così sei venuto fin qui per vedere la neve… Pare che tu sia stato accontentato con largo anticipo rispetto al normale scorrere delle stagioni.”“Se è così mi ritengo fortunato” rispose il Principe a cui era parso di cogliere un lieve sarcasmo nella voce della Strega: “Temo che gli abitanti di queste valli non possano condividere il tuo parere” sentenziò la Strega. “Perché?” volle sapere il Principe.
La Strega rimase un attimo in silenzio osservando il suo interlocutore quasi a saggiarne la curiosità; sembrava valutare se quel giovane fosse ingenuo e sprovveduto, in cerca di qualcosa di particolare o solo stupido. Alla fine disse: “La neve copre tutto, impedisce i movimenti e soffoca ogni cosa”.Il Principe si voltò verso il camino scrutando il fuoco e chiedendosi se una cosa tanto bella potesse essere malvagia come la faceva apparire la Strega.
Non seppe trovare una risposta perciò chiese, senza voltarsi: “Posso restare qui con te per constatare di persona come stano le cose?” “Se proprio ci tieni…”
Dopo queste parole il silenzio fu rotto solo dal fruscio della veste della Strega che si allontanava e il Principe seppe di essere stato accettato.
La mattina seguente il Principe trovò tutto coperto da una soffice coltre.
Della Strega non c’era traccia.Dopo colazione mise il mantello e uscì. Nel cortile trovò il folletto indaffarato a portare legna all’interno della casa. “Scusa se ti disturbo” disse il Principe. Il folletto si fermò e lo guardò in modo interrogativo, come se quella gentilezza fosse quasi fuori posto.
“E’ che vorrei vedere di persona come vanno le cose da queste parti. La terra da cui vengo non conosce la neve” disse quasi per giustificarsi.
Il viso del folletto assunse palesemente l’aspetto di un punto interrogativo.“Esiste una terra dove non nevica mai?” “Sì” “Deve essere un posto molto triste.”
“Non mi pare, ma la Strega sembra pensarla diversamente…”“Oh, non fare caso a lei. Odia la neve, ma non ho mai capito perché” “Forse perché deve viaggiare e il freddo e la neve lo rendono più difficile” azzardò il Principe.
“Non credo che sia così semplice. Nulla è semplice con lei”.
Il folletto parve riflettere per qualche momento, poi disse: “Se hai qualche minuto di pazienza ti farò vedere ciò che desideri” e svelto portò dentro altre due o tre bracciate di legna, si avvolse in un morbido mantello e si avviò rapido sul sentiero.
Il Principe lo seguì, pensando che quel suo abbigliamento tutto verde era veramente bizzarro e lo faceva assomigliare a un piccolo abete in movimento su quel vasto tappeto bianco.
Camminarono a lungo e finalmente uscirono dal bosco. Si trovarono ai bordi di un vasto campo innevato e pieno di gente.
Il Principe scrutò quei visi e ciò che vide lo rincuorò: tutti ridevano e parevano divertirsi moltissimo.
Alcuni ragazzi facevano acrobatiche evoluzioni rimanendo i equilibrio su sottilissime assi di legno, altri scendevano velocissimi utilizzando strane, piccole carrozze che il folletto gli disse chiamarsi “slitte”, altri sembravano intenti a combattere un’accanita, festosa, guerra i cui proiettili erano grosse palle di neve.
Gli adulti scendevano sui legni, gli “sci” gli disse il folletto, con maggior cautela ma non minor perizia dei ragazzi; alcuni restavano a chiacchierare godendo la calma del momenti e crogiolandosi nei raggi di sole che sputavano tra le nuvole.“Mi sembrano tutti sereni, anzi felici” notò il Principe, avviandosi a piedi verso il centro del campo.
Subito fu circondato da u gruppetto di ragazzi che lo trascinarono a giocare con loro e così passò allegramente la giornata.
Tornò a casa che era buio e non vide la Strega. I giorni si susseguirono simili; il Principe aveva fatto amicizia con molti ragazzi e spesso si trovava con loro.
Gli insegnarono a sciare, giocarono insieme, costruirono strane case di neve che chiamavano “igloo” e lo aiutarono a prendere confidenza con le “ciaspole”, specie di racchette da tennis che si fissavano sotto i piedi per fare lunghe passeggiate senza affondare nella neve
. Se nevicava forte lo invitavano a casa e così il Principe ebbe modo di conoscere i loro genitori. Anche loro, come i ragazzi, amavano la neve perché consentiva loro di riposarsi prima del duro lavoro della primavera e dell’estate.
Una sera, al suo rientro, il Principe trovò la Strega seduta davanti al fuoco del camino.
Si avvicinò in silenzio e salutò cordialmente la sua ospite e benefattrice.
Lei no mosse neppure la testa ma chiese: “Hai trovato le risposte che cercavi?” “Sì e devo dire che non sono d’accordo con te. La neve è una cosa meravigliosa. La gente l’ ama perché consente a tutti di tornare bambini”.“Già…” disse la Strega.
“Allora perché tu la odi tanto?” “Forse perché una strega non può permettersi di tornare bambina, mai!” Il Principe si voltò verso il fuoco e rimase in silenzio a pensare a ciò che la Strega aveva detto.
Quanta tristezza e rassegnazione erano racchiuse in quelle parole. Quando si girò per rispondere si accorse che la Strega si era silenziosamente allontanata.
Decise che le avrebbe parlato il giorno dopo. Ciò che il Principe non vide, mentre saliva nella sua stanza, fu il lampo di tenerezza e simpatia che balenò negli occhi della Strega che lo osservava dalla cucina.
La mattina seguente il Principe trovò sul tavolo una lettera sul cui sigillo era impresso lo stemma di suo padre. Preoccupato aprì la missiva e la lesse velocemente, poi corse a cercare la Strega.
La trovò in cortile, intenta a riporre alcune erbe essiccate in diversi sacchi che poi il folletto portava nel fienile.
Quando lo vide la Strega si fermò e lo scrutò attentamente. “Brutte notizie?” “Mio padre è gravemente malato e mi chiede di ritornare”La Strega ordinò con un cenno al folletto di sellare il cavallo, poi tese la mano e il Principe capì che voleva vedere la lettera. Gliela diede e rimase i silenzio.
Lei la sesse e rilesse con molta attenzione poi gli fece alcune brevi domande sulla salute del re. Mentre il folletto usciva con i bagagli del Principe e il suo cavallo sellato la Strega gli portò alcuni sacchetti e un foglio su cui aveva scritto, con una grafia minuta e regolare, alcune istruzioni. Diede tutto al Principe con un sorriso mesto. “Affrettati, il tuo regno è lontano e tuo padre ha bisogno di te”.
Il Principe salì a cavallo e partì senza voltarsi. Il suo arrivo a casa fu accolto con sollievo e gratitudine da tutti.
I medicamenti che la Strega gli aveva dato salvarono la vita al re ma il Principe non si allontanò più, se non per brevi periodi, perché la salute di suo padre e gli affari del regno lo impegnavano moltissimo.
L’autunno successivo ricevette un pacchetto che conteneva una piccola sfera in cui la magia della Strega aveva imprigionato una bellissima nevicata. Il regalo era accompagnato da un biglietto su cui era scritto:
“Non temere mai di ritornare bambino”

è usito il nuovo numero di AdD...32

Nel numero di novembre dicembre ’08.
Troverete tante Idee per il Natale con..
il presepe in una tegola, il presepe di carta, decorazioni per l’albero ,
un fuoriporta country.
Inoltre il calendario dell’avvento,
calde idee in lana cardata.
Un paesaggio montano su pannello,
quadretti con orsi e folletti.
Le lezioni di country painting con un originale albero di Mila
e tanto altro ancora.. . ;-)

pausa cioccolata calda ....

La giusta carica per accendere l'entusiasmo durante una giornata, grigia , rovinata da questa pioggia !!! ormai non se ne può più !!!! mi deprime , vorrei creare ma sono bloccata da questo grigiore e umidità ;-( vi invito ad una cioccolata calda magari accompagnata da quattro chiacchere in compagnia , vi va l'idea , la scelta è tra queste ... Classica oppure al gusto di amaretto, nocciola, mandorla, cannella, amaretto, cocco, vaniglia o accompagnata da un fiore di panna fresca per chi non vuole rinunciare a un dolce intermezo... u un bacione a buona cioccolata ;-))))

martedì 25 novembre 2008

blog Candy di Elena Fiore

Questo è solo uno dei tanti lavori di
visitate il suo blog e vedrete che CAPOLAVORI :-))

11 anni fa ...

nasceva la mia piccola , Camilla ...
tre figli 3 gravidanze diverse tre esperienze differenti , tre caratteri e personalità...
ricordo ogni singola esperienza ,
quando racconto loro , com'erano dalla nascita , durante la crescita mi ascoltano e sorridono,
mi piace raccontar loro la mia esperienza con la loro nascita ,
Ale ,coccolone e tenerone si fa voler bene da tutti ...
Greta , indipendente con la sua allegria coinvolge tutti ..
Milly, introversa , coccolona , estrosa , creativa ...(peste )
potrei continuare con altri aggettivi ,
preferisco non dilungarmi :-)
ho creato questo biglietto di auguri per lei , non è come avrei voluto ,
ma so che lei apprezzerà lo stesso
BUON COMPLEANNO MILLY

domenica 23 novembre 2008

carosello ...

vi ricordate carosello ...
questo era l'unico programma concesso da mia mamma prima di andare a letto ...
già ...ci mandava a letto alle 8 ... rigore e regole di quando eravamo in Svizzera ,
a letto presto per poi alzarsi presto , perchè giustamente loro si alzavano alle 5 di mattina per portarci tutti alle nostre' Frau'
per poi andare tranquilli a lavorare ...
queste regole ce le ha fatte rispettare sino a quando eravamo grandi ...
Ricordo che se 'sgarravo ' perchè ero la pecora nera mi madava a letto senza vedere il carosello ,
per me era tanto divertente quel momento di risate insieme a miei fratelli
per certi spot che facevano morire dal ridere ...
calimero , l'olandesina , colgate ti spunta un fiore in bocca ...
carmensita , il materasso pidipodipum papapa...
:-) e tanti altri ...
il sabato poi all'1 c'erano oggi le comiche con Stanlio e Ollio
una corsa da scuola per non perderne nemmeno un secondo... Ridolini ,
l'uomo che non rideva mai Buster Keaton, o Charlie Chaplin,
tutti con fumetti perchè l'audio allora non c'era...
mentre scrivo sorrido ricordano i miei tempi che furono ...

giovedì 20 novembre 2008

Stintino ... il mare d'inverno ...

ieri ho fatto una scappatina a Stintino ...
( ho messo le foto al contrario ... :-/ )
scorcio di Stintino al tramonto ... ;) Francu ed io ... La famosa spiaggia della Pelosa ...
Panorama con sfondo dell'isola dell'Asinara ...
idem...
Panorama sfuocato :-)))....
baci e saluti dalla Sardegna ...

mistero ..

mistero davvero ...
 ieri ero a Stintino con mia sorella jò e Franca, ho fatto alcuni scatti    panorama , mare etc... ma quando ho scaricato le foto ho visto questo particoare   di fianco a mia sorella ...
 mentre l'ho fatta , giuro non c'era niente ...
Milly mia figlia ha galoppato con la fantasia ... ma mamma è una fatina !!!
 secondo voi ??

martedì 18 novembre 2008

Auguri Scrapposi ...oggi 19 Novembre 196????

e si...è per te :-)
questo augurio scrapposo ...
sono riuscita a realizzarlo in tempo
Tantissimi Auguri ... il resto te lo dirò a voce ;))
con tanto affetto e amicizia

venerdì 14 novembre 2008

esperimento n°2...

:-)) ieri sera presa dalle carte ...
ho provato a 'copiare ' il biglietto di Daniela ...
me gusta ...
ho in mente un pò di cosette ... vediamo un pò cosa ...
ho rifatto la foto , spero si veda meglio ...
dentro il biglietto ...

giovedì 13 novembre 2008

toc.. toc..

Biglietto di Daniela ;-)
Stamattina bussano alla porta ...

Apro ... la postina , devi firmare ,
c'è posta per te ...
un bustone mittente Daniela ... sono rimasta senza parole ...
materiale per poter iniziare a fare i primi passi con lo scrap ,
( :-) ho utilizzato alcune cose per il mio Memory )
per ora posso solo ringraziarti per il bel regalo,
mi dispiace che la foto non si vede bene non rende giustizia al tuo biglietto ,
vi assicuro è bellissimo ,
GRAZIE di cuore

scrap...mania

:-) come vi avevo detto ... lo scrap ,
mi sta appassionando sempre di più, questo è quanto sono riuscita a realizzare ,
è abbastanza semplice , carino ... che dite ?
(peccato la foto sia sfuocata ...)

mercoledì 5 novembre 2008

non ridete ...

Della serie arrivano i  mostri :-))))
 creaturine realizzate da Milly  con la cartapesta ...
 Si  uniscono anche il mostro della palude e la dolce fanciulla ...
Ho una figlia di 11 anni  creativa , bizzarra :-) Milly ,
 questo lavoretto me lo sto ritrovando dappertutto ,
alla fine ho deciso di immortalarlo prima che vada a finire... ..
:) non so dove ..
Questa estate mia sorella
  le  ha   regalato  delle bambole in miniatura le Polly Pocket ,
                                                        ma a loro mancava la casa giustamente  ,
  cosa ha pensato ...
 di svuotarmi 3 scatole di scarpe( per poi imboscarle e non trovarle più al suo posto )
armata di forbicine , colla , i miei colori  nastro carta  e non ricordo  altro ...
 ha creato un appartamento attrezzato di cucina , camera da letto ,bagno e altri ambienti ,  colorato le pareti,
 nel bagno c'era tutto  wc , (!! ) lavandino , tappetino asciugamano ...  la cucina era attrezzata di tutto comprese le  pentole piatti  e tutto realizzato con il cartoncino , pezzetti di stoffa , o altri oggettini  arrangiati  e  adattati per le sue esigenze , avevo pezzi  minuscoli ovunque ...  non ho pensato di fotografarlo peccato ... ma  vi faccio vedere l'unico pezzo rimasto ... per ora ...